Cassazione civile sez. I del 27.05.2024 n.14739

In caso di convivenza della durata di almeno tre anni dopo la celebrazione del matrimonio deve escludersi la delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio – La convivenza come coniugi è ostativa alla delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio

Cassazione Civile sez. I 16/05/2024, n. 13570

Qualora vi sia disaccordo tra i genitori divorziati sulla scelta tra scuola pubblica e scuola privata religiosa prevale l’opzione del figlio minore qualora ciò risponda alla suprema esigenza di tutelare l’interesse del figlio. Nella fattispecie, il figlio minore, ascoltato dal giudice, dopo aver completato la scuola elementare, manifestava l’interesse a restare nello stesso istituto privato […]

Cassazione civile sez. trib., 12/03/2024, n.6501

IMU, l’esenzione per i locali è sempre cumulativa attesa la necessaria coesistenza dei requisiti soggettivi riguardanti la natura non commerciale dell’Ente, che oggettivi in forza dei quali l’attività svolta nell’immobile deve rientrare tra quelle previste dall’art. 7, comma 1, lett. i, del D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504. A tal proposito deve trattarsi di […]

Cassazione civile sez. I – 02/04/2024, n. 8627

Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab; ora Aziende pubbliche di servizio alla persona) — Privatizzazione ipab – Natura di ente pubblico o privato – Accertamento – Criteri dettati dal d.p.c.m. 16 febbraio 1990 A seguito della riforma di settore recata dalla legge delega n. 328 del 2000 e dal successivo d.lgs. n. 207 del […]

Cassazione civile sez. I, 20/03/2024, n.7519

Giudizio di nullità del matrimonio con deduzione di essersi sposato in stato confusionale, con contestuale giudizio di separazione; la moglie, convenuta, ha chiesto la sospensione del giudizio in attesa dell’accertamento del giudizio di nullità. Il processo è stato sospeso con ordinanza del 05/04/2023, impugnata dal ricorrente per insussistenza del rapporto di pregiudizialità. La Suprema Corte […]

Consiglio di Stato sez. II – 18/03/2024, n. 2567

L’ordinanza sindacale tramite cui si impone la presenza del Crocifisso negli uffici pubblici è illegittima per straripamento di potere e difetto di attribuzione, violando i principi di legalità e tipicità dei provvedimenti amministrativi.