“Note per un’interpretazione aggiornata della categoria giuridica “ente ecclesiastico” alla luce del d. lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore)” di Fabio Vecchi

La riforma del volontariato e delle attività sociali e assistenziali ha raggiunto il suo apice con il decreto legislativo n. 117/2017 introduttivo del Codice del Terzo Settore ed ha interessato direttamente gli enti ecclesiastici. Lo spirito di aggiornamento e razionalizzazione del regime generale ha però prodotto disorientamento sulla disciplina degli enti religiosi e, prima ancora, alla loro identità. Anche le confusioni concettali e di metodo che emergono dalla scrittura del CTS, in particolare misura agli articoli 4, 5 e 6, fanno ritenere che sia mancata una necessaria sedimentazione temporale nella riflessione normativa.

Questo si evince dall’analisi della categoria soggettiva degli enti giuridici ecclesiastici e dall’attività di interesse generale da questi svolta, “depurata” dal fattore finalistico ed identificante della Caritas. Su tali basi vengono offerti alcuni spunti interpretativi de iure condendo attorno all’attuale validità della formula concordataria nota come “ente ecclesiastico”.

Pubblicato in Argomenti e taggato , , .