
Gli enti religiosi nel Terzo settore: aspetti civilistici, contabili e fiscali:
- Accesso al RUNTS dell’ente religioso
- Costituzione e trasformazione del “ramo ETS/IS”
- Bilancio e aspetti contabili
- Aliquota Ires dimezzata Enti ecclesiastici
- IMU
- Disciplina IVA rami ETS
- Casi pratici
Aggiornato alla Legge di Bilancio 2024 e alla Legge delega per la Riforma fiscale.
La recente entrata in vigore dei decreti legislativi per il riordino e la revisione del Terzo settore, realizza un’importante opera di riforma di «un settore collocato tra lo Stato e il mercato, tra la finanza e l’etica, tra l’impresa e la cooperazione», in armonia con i principi costituzionali di solidarietà e di sussidiarietà.
In questo variegato universo, caratterizzato da un’estrema frammentazione e da una pluralità di disposizioni che si sono stratificate nel tempo, il legislatore interviene al fine di emanare un’articolata disciplina di riforma, sul presupposto che profit e non profit possono rapportarsi in modo complementare, al fine di ottenere una concreta tutela e valorizzazione dei diritti civili e sociali, attraverso la costruzione di reti solidali, in cui lo Stato (insieme alle Regioni e ai Comuni) e le associazioni di Terzo settore collaborino in modo sistematico.
In tale contesto, si inserisce una riflessione in materia di inquadramento degli enti religiosi, per cui vengono previste — nel Codice del Terzo settore — disposizioni ad hoc (anche in ambito fiscale e tributario), che si allineano ai recenti orientamenti della giurisprudenza nazionale e ai principi comunitari (in particolare, in materia di esenzione ICI/IMU).
il presente lavoro con l’obiettivo di analizzare gli aspetti giuridici, fiscali e contabili che caratterizzano il nuovo inquadramento degli enti religiosi nel terzo settore, attraverso anche casi di studio esemplificativi si articola in tre parti:
- la prima parte tratta l’inquadramento tributario dell’ente religioso;
- la seconda parte individua gli aspetti innovativi dell’ente religioso nel Terzo settore, come inteso dalla riforma;
- la terza parte inquadra gli aspetti contabili, la stesura del bilancio del “ramo” ETS o IS, con esempi pratici di riorganizzazione dell’ente ecclesiastico, nonché dell’ente religioso alla luce della convenienza e opportunità di far parte del terzo settore.
Un’attenta disamina di tutti gli aspetti sopra prospettati, ci porta a riflettere, ed attenzionare la principale peculiarità dei “rami ETS” e dei “rami/IS” degli enti religiosi legata al loro assoggettamento sia alle norme proprie della rispettiva Confessione, sia alla disciplina contenuta nel CTS o nel D. Lgs. n. 112/2017, secondo che si tratti di un “ramo ETS o IS.
 
					 
				