Tale decreto, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, introduce specifici controlli sugli enti del Terzo settore (ad esclusione delle cooperative sociali, imprese sociali e società di mutuo soccorso) a carico degli Uffici Runts e, su richiesta e autorizzazione, dei centri di servizio per il volontariato (CSV) e delle reti associative nazionali (Ran). Si specifica che i CSV e le Ran potranno limitarsi ai soli controlli ordinari (la revisione triennale programmata). Spetteranno, invece, agli Uffici Runts eventuali controlli straordinari (accertamenti a campione o necessitati approfondimenti a seguito dei controlli ordinari).
I controlli introdotti dal decreto sono finalizzati ad accertare che sussistano i requisiti richiesti dal Runts, che gli enti perseguano finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che adempiano agli obblighi derivanti dall’iscrizione al Runts.
Occorre evidenziare che gli enti sottoposti al controllo, ai quali potranno esser richiesti accertamenti documentali, visite e ispezioni in loco, dovranno regolarizzare la propria posizione dai 30 ai 90 giorni.
 
					 
				