
Il libro analizza la crescente varietà delle religioni in Italia, concentrandosi sui nuovi movimenti religiosi che chiedono le stesse tutele delle confessioni tradizionali. Discute la difficoltà di definire giuridicamente la “confessione religiosa“ e come lo Stato dovrebbe riconoscere e regolare queste realtà. Viene messo in evidenza il rischio di escludere ingiustamente alcune comunità, compromettendo i principi di uguaglianza e libertà religiosa. Il volume propone una revisione della legge del 1929/1930 e suggerisce di guardare a modelli internazionali per creare un sistema più inclusivo e aggiornato.