Il Decreto legislativo n. 117/2017 (Codice del Terzo settore) prevede che gli enti del Terzo settore siano ammessi a forme di co-programmazione e co-pianificazione delle attività di interesse generale, ponendo in carico alle istituzioni pubbliche un particolare onere di attivazione in tal senso. L’Autore analizza la rilevanza ecclesiasticistica di questa previsione e in particolare si sofferma sul suo possibile ruolo, sia in termini di rafforzamento e di sviluppo del principio della collaborazione tra lo Stato e la Chiesa ovvero, più ampiamente, tra istituzioni pubbliche e religioni che quanto alla sua più coerente collocazione costituzionale.
“Il modello partecipativo del Codice del Terzo settore e la dimensione ecclesiasticistica del principio di collaborazione. Prime note” di Giuseppe D’Angelo
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